Sono state annunciate le opere finaliste della 96ª edizione del premio Viareggio-Rèpaci, uno dei riconoscimenti più longevi e significativi del panorama letterario italiano. Come ogni anno, il premio si divide in tre sezioni – narrativa, saggistica e poesia. Le giornate conclusive si svolgeranno a Viareggio il 25 e 26 luglio: il primo giorno sarà dedicato all’incontro tra autori e pubblico in piazza Mazzini, mentre il secondo vedrà la proclamazione dei vincitori.

In narrativa, la giuria presieduta da Paolo Mieli ha selezionato tre opere, numerous per stile e approccio ma accomunate da una forte componente introspettiva e dalla volontà di interrogare il presente attraverso il racconto di vicende personali o familiari.

Dario Buzzolan con Baracca e burattini (Mondadori) firma un romanzo corale che abbraccia cento anni di storia italiana, dal 1925 al 2025, raccontando le vicende della famiglia Bo attraverso sei voci narranti. Al centro della narrazione c’è Elle, attrice e dipendente da sostanze, segnata da una lunga eredità di fratture familiari, fughe e silenzi. La Casa Blu, una baracca sul mare trasformata nel tempo in rifugio e simbolo, lega le generazioni come unico punto fermo in una storia attraversata da traumi, rinascite, e dalla Storia collettiva – la Resistenza, il increase economico, il dibattito sull’eutanasia – che fa da sfondo alle vicende intime dei protagonisti. Buzzolan costruisce un racconto che intreccia piani temporali e prospettive individuali, offrendo una riflessione sull’incapacità di restare e sul desiderio di ricominciare.

I titoli di coda di una vita insieme di Diego De Silva (Einaudi) è una storia di separazione raccontata da dentro, attraverso le voci di Fosco e Alice, una coppia che si sta lasciando senza una vera rottura apparente. La narrazione alterna i punti di vista dei due protagonisti, che decidono di isolarsi in una casa amata per cercare di dare un senso all’addio imminente. De Silva mette in scena la superb dell’amore con uno stile che alterna dolore, ironia e lucidità, evitando il melodramma per concentrarsi sui residui emotivi di una relazione finita. Il romanzo si interroga su come si possa dire addio senza annullare ciò che è stato, sulle parole non dette e su quelle che restano quando le carte legali non bastano a raccontare una vita condivisa.

Con Il pronipote di Salgari (Baldini e Castoldi), Massimiliano Governi firma un romanzo che unisce indagine letteraria e riflessione personale. Il protagonista, Giovanni, è un editor disilluso che sogna di scrivere un libro su Emilio Salgari e sul peso della tragedia familiare che lo accompagna. La sua ricerca lo conduce a contattare Romero Salgari junior, autore di un efferato delitto nel 1984. Tra conversazioni quotidiane con il padre e ricerche ossessive, il protagonista affronta una discesa nei fantasmi dell’immaginario salgariano e nelle contraddizioni dell’animo umano. Il romanzo si muove tra Torino, Roma e il Roero, alternando memoria, ossessione e un’concept di letteratura che diventa riflessione sul senso stesso di raccontare.

Nella sezione saggistica, sono stati selezionati Introduzione alla realtà di Edoardo Camurri (Timeo), Beneficio d’inventario di Marco Follini (Neri Pozza) e Una capitale per l’Italia di Ernesto Galli della Loggia (il Mulino). Le opere affrontano temi diversi ma convergenti: dal rapporto tra soggetto e realtà nel testo di Camurri, alla riflessione storica e politica sul passato prossimo italiano nel lavoro di Follini, fino all’analisi del ruolo di Roma nella storia e nell’identità nazionale proposta da Galli della Loggia.

Particolarità di questa edizione è la sezione poesia, dove sono stati selezionati quattro titoli invece dei consueti tre, a causa di un ex aequo nella votazione. Le opere finaliste sono La scatola onirica di Maurizio Cucchi (Mondadori), Un giorno di guerra di Sonia Gentili (Nino Aragno Editore), Ruvido umano di Mariangela Gualtieri (Einaudi) e Inabissarsi di Aldo Nove (Il Saggiatore). Nessuna descrizione ufficiale delle opere è stata resa nota, ma la scelta della giuria segnala una varietà di voci e approcci che testimoniano la vitalità della poesia italiana contemporanea.

Oltre ai premi per narrativa, saggistica e poesia, saranno conferiti anche riconoscimenti speciali: il Premio Opera Prima, il Premio per il Giornalismo e il Premio Internazionale “Viareggio-Versilia”. La composizione della giuria embrace, oltre a Paolo Mieli, determine autorevoli del mondo letterario e culturale, tra cui Leonardo Colombati (vicepresidente), Maria Pia Ammirati, Camilla Baresani, Maria Borio, Giorgio Biferali, e altri nomi di rilievo.

Con un programma articolato su due giornate, il premio Viareggio-Rèpaci si conferma appuntamento centrale per la letteratura italiana, occasione non solo per celebrare gli autori, ma per mettere in discussione e in dialogo le forme narrative con cui si racconta, ancora oggi, il nostro tempo.

author avatar