BORGOTARO (PR) – Il Premio La Quara ha svelato i cinque finalisti della sua dodicesima edizione, confermando ancora una volta la centralità del racconto breve come forma espressiva capace di affrontare temi complessi con profondità e precisione. L’edizione di quest’anno, dedicata al tema “Il muro”, ha richiamato oltre cento partecipanti da tutta Italia. Dopo una lunga selezione, la giuria di qualità ha scelto i racconti di Giovanna Del Vecchio, Marco Angilletti, Angelo Basile, Giovanni Larese e Amina De Biasio. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 30 agosto 2025 a Borgotaro, in provincia di Parma.

Il concorso, nato come iniziativa locale e diventato nel tempo un punto di riferimento per gli appassionati di narrativa breve, ha scelto anche quest’anno di interrogarsi su un tema universale e multiforme. Il muro, fisico o simbolico, è stato affrontato dai finalisti con approcci molto diversi ma accomunati da un’attenzione sincera verso le fratture della nostra società e della nostra intimità.

Le storie finaliste: tra guerra, carcere e sogni infranti

A emergere tra i racconti selezionati sono state storie di confine, sia geografico che interiore. In “Se c’è qualcuno che sogna”, Giovanna Del Vecchio riflette sui muri invisibili che segnano le nostre vite quotidiane. Il testo intreccia esperienze personali con riferimenti letterari, in una narrazione che invita a riconoscere e attraversare le barriere mentali che spesso ci autoimponiamo.

Marco Angilletti, con “Qua dentro”, porta invece il lettore all’interno di un carcere, descrivendo una realtà dura e senza filtri, in cui il muro è concreto, invalicabile, ma anche simbolo di una condizione esistenziale sospesa.

Angelo Basile ambienta “Il primo bacio” durante la Seconda guerra mondiale. Qui il muro è quello di un amore impossibile, separato dalle regole del tempo e dai confini imposti dalla guerra.

Il racconto “Fantasma di libertà” di Giovanni Larese nasce dall’osservazione di una lapide partigiana, punto di partenza per una riflessione sulle memorie resistenziali e sui muri della Storia che ancora oggi condizionano il presente.

Chiude il gruppo dei finalisti “Quattro lettere” di Amina De Biasio, incentrato su un dialogo silenzioso e mediato da un muro reale, che si scioglie solo grazie alla scrittura e alla tenacia del comunicare.

La giuria: un confronto tra scrittura, cronaca e memoria

Il lavoro della giuria non è stato semplice. Presieduta da Massimo Beccarelli, docente e giornalista della Gazzetta di Parma, la commissione ha coinvolto anche nomi di rilievo come Chiara Montani, autrice di romanzi storici, Gianni Barbacetto, giornalista del Fatto Quotidiano, Massimo Pisa, cronista di nera per la Repubblica, e la scrittrice e drammaturga Laura Forti.

La varietà degli stili narrativi e l’originalità dei punti di vista proposti hanno reso la selezione finale un processo articolato. I racconti scelti non sono solo esemplari per la qualità della scrittura, ma anche per la capacità di interpretare il tema del muro con sfumature numerous, evitando stereotipi e semplificazioni.

«Il muro simboleggia barriere reali e immaginarie – ha dichiarato Beccarelli – ma ogni barriera può essere anche una soglia. Questi racconti dimostrano che la letteratura è capace di trasformare il limite in occasione di ascolto, confronto e trasformazione».

Un evento che va oltre la premiazione

Il Premio La Quara è un momento di incontro culturale per la comunità locale e per chi arriva da fuori. La cerimonia di sabato 30 agosto sarà preceduta da una serie di appuntamenti che prenderanno il through venerdì 29 agosto nel Giardino del Museo del Fungo.

Alle 16:30 Chiara Montani presenterà “L’artista e il signore di Urbino” in dialogo con Beccarelli; alle 18:00 sarà la volta di Laura Forti, con l’aperitivo letterario dedicato al suo “La figlia inutile”. In serata, alle 21:00, Gianni Barbacetto e Massimo Pisa discuteranno il libro “Contro Milano”.

La giornata conclusiva si terrà in Piazza La Quara, nel centro storico di Borgotaro. L’evento sarà condotto da Rose Ricaldi, con la lettura scenica dei racconti a cura di ZonaFranca e le interpretazioni di Giulia Canali e Marco Musso.

A fare da cornice, la nuova pubblicazione edita da Mup: “Ai confini del giorno – Oltre il muro si può ancora sognare”, che raccoglie i dieci migliori racconti dell’edizione, non solo i cinque finalisti. Il quantity, curato da Manuela Cacchioli, sarà disponibile in libreria e in biblioteca.

Un progetto sostenuto dal territorio

Il Premio La Quara nasce a Borgotaro, piccolo centro dell’Appennino parmense, ma si sviluppa grazie a una rete di collaborazioni estese. Accanto al Comune, al Pio Istituto Manara e a Mup Editore, figurano tra i sostenitori la Scuola Holden di Torino, la Fondazione Monteparma e il Rotary Membership Parma Est.

Anche quest’anno, l’identità visiva del premio è stata curata dall’illustratore Luca Soncini, che ha scelto di rappresentare il muro come un elemento da esplorare, più che da temere: una superficie su cui cercare spiragli, crepe, varchi da cui filtrano storie.

«Il Premio La Quara racconta bene quello che siamo: un territorio che parte dalla tradizione ma guarda avanti», ha dichiarato l’assessore alla cultura Martina Fortunati. «È un invito a riflettere su ciò che ci separa, ma anche su ciò che può unirci».

Una comunità che investe nella parola

Nato con ambizioni contenute, il Premio La Quara ha trovato nel racconto breve uno strumento efficace per parlare al presente. In un panorama editoriale spesso dominato da romanzi e saggi, questo concorso ha scelto di puntare su una forma narrativa capace di condensare emozione e pensiero in poche pagine.

Negli anni ha premiato autori esordienti e affermati, raccolto storie da tutta Italia e oltre, e contribuito a far crescere una comunità attenta alla scrittura e al suo potere di rappresentazione.

Per il programma completo, il quantity con i racconti finalisti e ulteriori informazioni: www.premiolaquara.it.

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