Una mattina di sole di Christy Lefteri
Il 13 maggio 2025 uscirà in Italia con Piemme, Una mattina di sole (il titolo originale è A Watermelon, a Fish and a Bible), l’ultimo romanzo di Christy Lefteri, autrice che ha già conquistato milioni di lettori in tutto il mondo con il suo bestseller internazionale L’apicultore di Aleppo. In questo nuovo lavoro, Lefteri ci propone una storia di amore, coraggio e speranza, ambientata a Cipro nel 1974, durante uno dei periodi più turbolenti della sua storia recente: l’invasione turca dell’isola. Il romanzo, che si distingue per la sua intensità emotiva, affronta il tema della resilienza umana in un contesto segnato dalla guerra e dalle divisioni etniche.
Il romanzo racconta le vicende di Koki, una giovane donna greco-cipriota che vive nella cittadina di Kyrenia. La sua vita è già segnata dall’emarginazione: madre di un bambino che non ha mai conosciuto il padre, è guardata con diffidenza dai suoi concittadini a causa delle maldicenze che la vogliono madre di un figlio fuori dal matrimonio. Quando l’esercito turco invade l’isola, Koki si trova a dover affrontare una nuova realtà, dove dovrà affrontare le donne che l’hanno emarginata e raccontare loro la verità sul suo amore proibito per Adem, un soldato turco.
L’opera di Lefteri si concentra sull’importanza delle relazioni umane e sulla forza di un amore che sfida le convenzioni sociali e politiche, cercando di superare le barriere culturali ed etniche imposte dalla guerra. Adem, il protagonista maschile, è un soldato turco che ritorna a Kyrenia, la città che un tempo aveva chiamato casa. Lì, in mezzo alla distruzione e al caos dell’invasione, cerca disperatamente Koki, l’unica donna che abbia mai amato. Il romanzo si sviluppa come una ricerca, non solo fisica, ma anche emotiva, per ricongiungersi e per affrontare il dolore di un amore perduto e segreto.
Il contesto storico e politico di Cipro, con la sua lunga storia di conflitti tra le comunità greco-cipriota e turco-cipriota, è un elemento centrale della trama. Lefteri, infatti, ha scelto di ambientare il suo romanzo proprio nel momento culminante della divisione dell’isola, un evento che ha avuto un impatto duraturo sulle vite delle persone coinvolte. La sua scrittura, densa di emozioni e descrizioni vivide, rende il lettore testimone di una realtà difficile e dolorosa, ma allo stesso tempo capace di offrire uno spiraglio di speranza, come suggerisce il titolo del libro, Una mattina di sole.
Lefteri, figlia di rifugiati greco-ciprioti che emigrarono nel Regno Unito dopo l’invasione del 1974, porta nel romanzo la sua esperienza personale e la conoscenza intima dei conflitti che hanno segnato la sua famiglia e la sua terra d’origine. La sua scrittura, sebbene immersa in un contesto storico concreto, è pervasa da una dimensione universale, che riguarda l’esperienza di tutti coloro che si trovano a fronteggiare le difficoltà e le ingiustizie del mondo.
Nel corso della sua carriera, Lefteri ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua capacità di mescolare il racconto storico con le emozioni dei suoi personaggi. La critica ha lodato la sua abilità nel tratteggiare personaggi complessi e nel rendere reali e tangibili le sfide emotive che affrontano. Come ha scritto Sunday Telegraph, “molto più di una lettura sentimentale, questo romanzo è una potente prova di scrittura“.
Come detto, il titolo del romanzo, Una mattina di sole, evoca una sensazione di speranza, come un raggio di luce che penetra nell’oscurità della guerra. Nonostante il contesto difficile, l’amore tra Koki e Adem rappresenta una possibilità di superamento delle divisioni, un richiamo alla necessità di guardare all’altro non come nemico, ma come parte della stessa umanità. La scrittura di Lefteri è spesso descritta come emozionante e coinvolgente, capace di far riflettere i lettori sulla condizione umana e sul valore delle relazioni autentiche.
La stessa Lefteri ha dichiarato in un’intervista che la sua scrittura nasce dall’esperienza diretta, dall’ascolto delle storie delle persone che ha incontrato, in particolare durante il suo periodo come volontaria in un campo profughi. La sua ricerca per scrivere storie che raccontano la sofferenza e la speranza di chi vive ai margini della società è sempre stata al centro del suo lavoro. Come ha spiegato in una conversazione con Writers Digest, la sua passione per la ricerca e per la comprensione delle esperienze altrui è stata cruciale per lo sviluppo dei suoi romanzi. Questo approccio le ha permesso di costruire storie che risuonano con un’intensità rara e coinvolgente.
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