Margaret Atwood, icona della letteratura contemporanea, si appresta a svelare un nuovo capitolo della sua straordinaria carriera. Il 4 novembre 2025, l’autrice canadese pubblicherà il suo primo memoir, intitolato Ebook of Lives: A Memoir of Kinds. Questo annuncio ha suscitato grande interesse nel mondo letterario, promettendo di offrire uno sguardo intimo sulla vita e l’opera di una delle scrittrici più amate nel panorama internazionale.

Dalla riluttanza alla rivelazione

Inizialmente scettica all’concept di scrivere un’autobiografia, Atwood ha ceduto alle insistenze dei suoi editori, che le hanno proposto di creare un “memoir in stile letterario”. Questa prospettiva ha catturato l’immaginazione dell’autrice, permettendole di esplorare non solo gli eventi della sua vita, ma anche il modo in cui questi hanno plasmato la sua produzione letteraria.

Un memoir è ciò che ricordi,” spiega Atwood con la sua caratteristica ironia, “e quello che ricordi sono principalmente stupidaggini e catastrofi.”

La decisione di Atwood di intraprendere questo progetto autobiografico rappresenta un momento significativo nella sua carriera. Con una produzione letteraria che spazia dai romanzi distopici alla poesia, passando per saggi critici e opere per bambini, Atwood ha sempre mantenuto un certo riserbo sulla sua vita personale. Questo memoir promette ora di gettare luce sulle esperienze che hanno forgiato la sua visione del mondo e alimentato la sua creatività.

Un viaggio attraverso il tempo e lo spazio

Ebook of Lives promette di essere un’opera ricca e variegata, che ripercorre l’incredibile percorso di Atwood attraverso decenni di cambiamenti sociali, politici e culturali:

– L’infanzia nomade: I primi anni trascorsi nel nord del Canada, un’esperienza che ha profondamente influenzato la sua visione del mondo e la sua scrittura. Atwood descrive questo periodo come formativo, sottolineando come l’isolamento e il contatto diretto con la natura abbiano plasmato la sua immaginazione e il suo approccio alla narrazione.

– Gli anni di Berlino Est: Il periodo in cui ha scritto Il racconto dell’ancella, immersa in un contesto politico e sociale che ha alimentato la sua narrativa distopica. Questa esperienza ha fornito advert Atwood una prospettiva unica sulla repressione politica e sui meccanismi del potere, temi centrali nella sua opera più celebre.

– La vita bohémien: Le avventure con il compagno di vita Graeme Gibson e la cerchia di amici artisti tra Alliston e Toronto. Questi anni hanno visto Atwood immergersi nella vivace scena culturale canadese, forgiando relazioni e collaborazioni che hanno influenzato la sua crescita come scrittrice.

– Esperienze internazionali: Aneddoti curiosi, come la stesura di Occhi di gatto sotto il sole australiano. Questi episodi rivelano il lato più avventuroso e adattabile di Atwood, mostrando come la sua creatività abbia fiorito in contesti diversi e talvolta improbabili.

Atwood descrive il processo di scrittura del memoir come un’esperienza intensa e rivelatrice. “Ho sudato sangue su questo libro,” confessa, “ma ho anche riso molto.”

Il memoir sembra poter svelare i legami tra le esperienze di vita dell’autrice e la creazione delle sue opere più celebri, offrendo ai lettori una nuova chiave di lettura capolavori come I testamenti e L’altra Grace. Atwood esplora come eventi apparentemente insignificanti abbiano talvolta ispirato trame complesse o personaggi indimenticabili, rivelando il processo alchemico attraverso cui la vita si trasforma in arte.

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